Negli ultimi anni, la scienza ha iniziato a guardare ai problemi della colonna vertebrale con occhi diversi. Non si parla più solo di postura, carichi sbilanciati o sedie ergonomiche. Studi recenti dimostrano che la salute dei dischi intervertebrali – quelle strutture fondamentali che separano le vertebre – dipende molto più dal nostro stile di vita e dallo stato generale del nostro organismo che da come ci sediamo alla scrivania.
Cosa ci dice la ricerca?
Uno studio pubblicato su The Spine Journal (Guo et al., 2024) ha identificato diversi fattori che aumentano significativamente il rischio di degenerazione dei dischi: insonnia, fumo, ipertensione, diabete di tipo 2, alti livelli di trigliceridi e persino la statura elevata. Al contrario, un livello d’istruzione e un reddito più alti sembrano esercitare un effetto protettivo.
In altre parole? Il nostro metabolismo, il nostro stile di vita e il nostro stato infiammatorio generale incidono profondamente sulla salute della colonna vertebrale – a volte più della postura stessa.
L’intestino e la colonna: un’asse che (letteralmente) ci sostiene
Uno studio di Geng et al. (2023) aggiunge un tassello affascinante: la disbiosi intestinale, ovvero uno squilibrio del microbiota, può influenzare – e venire influenzata – dalla degenerazione dei dischi intervertebrali. Esiste una vera e propria “asse intestino-colonna vertebrale” che lavora in entrambe le direzioni. Cambiamenti nella flora intestinale possono alterare la risposta infiammatoria sistemica e contribuire alla degenerazione dei tessuti spinali.
Anche altri fattori sono stati collegati alla salute spinale: la spesa energetica basale (Liu et al., 2024) e l’equilibrio delle cellule immunitarie (Qin et al., 2024) giocano ruoli chiave come fattori di rischio o protezione.
Il messaggio è chiaro: serve una visione sistemica
I processi infiammatori che colpiscono i dischi non sono solo la conseguenza di un trauma locale, ma l’effetto di uno stato sistemico. Il disco intervertebrale, come qualsiasi altro tessuto del nostro corpo, risente delle condizioni generali dell’organismo: biochimica, immunologia, neurologia e – ovviamente – stile di vita.
Quindi, da dove iniziare per prendersi cura della schiena?
Non è (solo) questione di comprare una nuova sedia. Prima di tutto, dobbiamo guardare alle basi:
- Dormire bene
- Rafforzare il sistema immunitario
- Migliorare la salute metabolica
- Prendersi cura del microbioma intestinale
- Gestire lo stress
- Coltivare relazioni sane
- Fare attività fisica regolare
- Seguire una dieta equilibrata
Questa è la vera prevenzione. Una cura della colonna vertebrale che va oltre l’ortopedia e considera il corpo come un sistema complesso e integrato.
Conclusione: meno postura, più salute
La biomeccanica conta, certo. Ma da sola non basta. Se vogliamo davvero ridurre il rischio di dolore e degenerazione spinale, dobbiamo smettere di guardare il problema da una sola angolazione. Serve una prospettiva più ampia, che metta al centro l’intero organismo.
Perché, in fin dei conti, il disco intervertebrale vive dentro un corpo. E il corpo, come sappiamo, è molto più della somma delle sue parti.